Cos'è l'Iperinflazione?
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Cos'è l'Iperinflazione?

Cos'è l'Iperinflazione?

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Pubblicato Mar 6, 2019Aggiornato Jun 9, 2023
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Tutte le economie presentano un certo grado di inflazione, la quale si presenta quando la media dei prezzi delle merci aumenta, mentre il potere d’acquisto della moneta diminuisce. In genere, governi e istituzioni finanziarie collaborano per garantire che l’inflazione si verifichi gradualmente e senza scosse. Tuttavia, la storia presenta molti casi in cui il tasso d’inflazione è accelerato a un livello senza precedenti, causando la notevole diminuzione della valuta nazionale in proporzioni allarmanti. Questo tasso d’inflazione accelerato è ciò che chiamiamo iperinflazione.

Nel suo libro, "The Monetary Dynamics of Hyperinflation," l’economista Philip Cagan afferma che i periodi di iperinflazione hanno inizio quando il prezzo di beni e servizi registra un aumento maggiore del 50% nell’arco di un mese. Per esempio, se il prezzo di un sacco di riso passa da $10 a $15 in meno di 30 giorni, e da $15 a $22.50 entro la fine del mese successivo, avremmo iperinflazione. Se questo trend continua, il prezzo per lo stesso sacco di riso potrebbe raggiungere $114 in sei mesi, e oltre $1,000 in un anno.

E’ raro che il tasso di iperinflazione rimanga fermo al 50%. Nella maggior parte dei casi, questi tassi accelerano in modo talmente rapido che il prezzo di vari beni e servizi può aumentare drasticamente nell’arco di un solo giorno o persino di poche ore. A causa dell’aumento dei prezzi, la fiducia del consumatore diminuisce e il valore della valuta del paese crolla. Eventualmente, l’iperinflazione causa una reazione a catena che porta a fallimenti, aumento della disoccupazione e riduzione del gettito fiscale. Episodi rinomati di iperinflazione si sono verificati in Germania, Venezuela e Zimbabwe, ma diversi altri paesi hanno vissuto una simile crisi, tra cui Ungheria, Jugoslavia, Grecia e tanti altri.


L’Iperinflazione in Germania

Uno degli esempi di iperinflazione più famosi si è verificato in Germania, nella Repubblica di Weimar dopo la Prima Guerra Mondiale. La Germania aveva preso in prestito enormi quantità di denaro per finanziare lo sforzo bellico, convinta di poter vincere la guerra e usare le riparazioni per rimborsare i debiti. Non solo finirono per perdere, ma i tedeschi dovettero pagare miliardi di dollari in riparazioni.

Nonostante i dibattiti sulle cause dell’iperinflazione in Germania, alcune cause che vengono spesso citate includono la sospensione del gold standard, le riparazioni di guerra e l’emissione sconsiderata di banconote. La decisione di sospendere il gold standard all’inizio del conflitto voleva dire che la quantità di moneta in circolazione non corrispondeva affatto al valore dell’oro posseduto dalla nazione. Questo sviluppo controverso portò alla svalutazione della moneta tedesca, forzando i vincitori della guerra mondiale a richiedere riparazioni in qualsiasi valute all’infuori dei marchi tedeschi. La Germania reagì stampando quantità enormi della propria moneta per acquistare valute straniere, causando un ulteriore crollo.

In alcune fasi durante questo episodio, il tasso d’inflazione era in aumento di più del 20% al giorno. La moneta tedesca divenne così inutile che qualcuno bruciava le banconote per scaldare la casa, dato che costavano meno della legna.


L’Iperinflazione in Venezuela

Grazie alle sue grandi riserve petrolifere, il Venezuela ha mantenuto un’economia regolare durante il XX secolo, ma la sovrabbondanza di petrolio negli anni 80, seguita da una cattiva gestione economica e corruzione all’inizio del XXI secolo, hanno portato a una forte crisi socioeconomica e politica. La crisi è iniziata nel 2010 ed è attualmente considerata una delle peggiori nella storia.

Il tasso d’inflazione in Venezuela è aumentato rapidamente, passando da un tasso annuale di 69% nel 2014 a 181% nel 2015. Il periodo di iperinflazione ha avuto inizio nel 2016, segnato da un’inflazione dell’800% entro la fine dell’anno, seguito da 4,000% nel 2017 e oltre 2,600,000% a inizio 2019.

Nel 2018, il presidente Nicolás Maduro ha annunciato l’emissione di una nuova valuta (bolivar sovrano) per combattere l’iperinflazione, sostituendo il bolivar esistente a un tasso di 1/100,000. Quindi, 100,000 bolivar venivano convertiti in 1 bolivar sovrano. Tuttavia, l’efficacia di un tale approccio è altamente discutibile. L’economista Steve Hanke ha affermato che eliminare degli zero ha soltanto una “funzione estetica” e “non significa nulla e non viene modificata la politica economica.”


L’Iperinflazione in Zimbabwe

Nei primi anni dopo l’indipendenza del paese ottenuta nel 1980, l’economia dello Zimbabwe era piuttosto stabile. Tuttavia, il governo del presidente Robert Mugabe ha avviato un programma, nel 1991, chiamato ESAP (Economic Structural Adjustment Programme), considerato la causa primaria del collasso economico del paese. Oltre all’ESAP, una ridistribuzione dei terreni eseguita dalle autorità è risultata in una drastica riduzione nella produzione di cibo, portando a una grave crisi finanziaria e sociale.

Il dollaro zimbabwese (ZWN) iniziò a presentare segnali di instabilità alla fine degli anni 90, e gli episodi di iperinflazione iniziarono nei primi anni 2000. Il tasso di inflazione annuale ha raggiunto 624% nel 2004, 1,730% nel 2006 e 231,150,888% a luglio 2008. A causa della mancanza di dati forniti dalla banca centrale del paese, i tassi dopo questo mese sono basati su stime teoriche.

Secondo i calcoli del professor Steve H. Hanke, l’iperinflazione in Zimbabwe ha raggiunto un picco a novembre 2008, con un tasso annuale di 89.7 sestilioni percento, equivalente a 79.6 miliardi percento al mese, o 98% al giorno.

Lo Zimbabwe è stato il primo paese a subire iperinflazione nel XXI secolo, registrando il secondo peggior episodio di inflazione nella storia (dopo l’Ungheria). Nel 2008, lo ZWN è stato abbandonato ufficialmente, adottando valute straniere come moneta legale.


L’uso di criptovalute

Dato che Bitcoin e altre criptovalute non sono basate su sistemi centralizzati, il loro valore non può essere determinato da istituzioni finanziarie o governative. La tecnologia blockchain garantisce che l’emissione di nuove unità segue un programma predefinito e che ciascuna di esse sia unica e immune alla duplicazione.

Queste sono alcune delle ragioni per cui le criptovalute stanno diventando sempre più popolari - soprattutto in paesi alle prese con l’iperinflazione, come il Venezuela. 

Casi simili si osservano anche in Zimbabwe, dove le valute digitali peer-to-peer hanno vissuto un notevole aumento.

In alcuni paesi, le autorità stanno esaminando le possibilità e i rischi associati all’introduzione di una criptovaluta sostenuta dal governo, come potenziale alternativa al sistema tradizionale della moneta fiat. La banca centrale svedese è tra i primi in questo campo. Altri esempi al riguardo includono le banche centrali di Singapore, Canada, Cina e USA.


In chiusura

Sebbene gli episodi di iperinflazione possano sembrare pochi e lontani l’uno dall’altro, è chiaro che un periodo relativamente breve di tensioni politiche o sociali può portare rapidamente alla devalutazione di valute tradizionali. Una domanda minore per l’unico export di un paese può essere una causa. Una volta che la moneta perde valore, i prezzi aumentano molto rapidamente, creando eventualmente un circolo vizioso. Diversi governi hanno tentato di contrastare il problema stampando nuova moneta, ma questa tattica da sola si è dimostrata inutile e ha soltanto contribuito all’ulteriore diminuzione del valore complessivo. E’ interessante notare che, quando la fiducia nella moneta tradizionale diminuisce, quella nelle criptovalute tende ad aumentare. Questo potrebbe avere forti implicazioni per il futuro del concetto di moneta a livello globale.

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