Introduzione
In un contesto legale, la definizione è notevolmente più sottile, e varia da giurisdizione a giurisdizione. Se uno strumento viene considerato una security in base ai criteri di un certo paese, sarà soggetto a un pesante controllo normativo.
Cos'è un security token?
Un security token è un token, emesso su una blockchain, che rappresenta una quota in qualche impresa o asset esterni. Questi token possono essere emessi da entità come aziende o governi e avere lo stesso scopo delle loro controparti uscenti (ovvero azioni, obbligazioni, ecc.).
Perché usare i security token?
Per definire un esempio, supponiamo che una compagnia abbia intenzione di distribuire azioni agli investitori in forma tokenizzata. Questi token possono essere progettati per fornire gli stessi benefici che ci si aspetterebbe dalle azioni – in particolare, diritti di voto e dividendi.
Trasparenza
Regolamento rapido
La compensazione e il regolamento sono da tempo considerati un collo di bottiglia nel contesto dei trasferimenti di asset. Mentre le operazioni possono essere eseguite quasi istantaneamente, spesso la riassegnazione della proprietà richiede tempo. Su una blockchain, il processo è automatizzato e può essere completato in pochi minuti.
Tempi di attività
I mercati finanziari esistenti sono in un certo senso limitati nei loro tempi di attività. Sono aperti per periodi di tempo fissi durante i giorni della settimana, e chiusi nel weekend. I mercati degli asset digitali, invece, sono attivi a qualsiasi ora, ogni giorno dell'anno.
Divisibilità
Opere d'arte, beni immobiliari e altri asset di alto valore, una volta tokenizzati, potrebbero essere accessibili a investitori che potrebbero altrimenti non essere in grado di investire. Per esempio, potremmo avere un dipinto del valore di $5M tokenizzato in 5.000 unità, di modo che ciascuna valga $1.000. Questo aumenterebbe notevolmente l'accessibilità, fornendo allo stesso tempo maggiori livelli di granularità sugli investimenti.
E' bene notare, però, che alcuni security token potrebbero avere un limite in termini di divisibilità. In alcuni casi, se i diritti di voto o ai dividendi sono conferiti come quota azionaria, potrebbe esserci un limite sulla divisibilità del token per scopi di esecuzione.
Security token vs. utility token – qual è la differenza?
Contribuendo fondi, gli utenti ricevono questi token digitali, i quali consentono la partecipazione (immediata o futura) al network del progetto. Possono conferire diritti di voto al possessore, o servire come valuta specifica del protocollo per accedere a prodotti o servizi.
Gli utility token non hanno valore intrinseco. Se un progetto cresce e ha successo, agli investitori non spetta alcuna porzione dei profitti, come nel caso di alcune security tradizionali. Potremmo paragonare il ruolo dei token a punti fedeltà. Possono essere usati per acquistare beni (o possono essere venduti), ma non offrono alcuna quota nell'azienda che li distribuisce.
I security token vengono emessi in modo simile agli utility token, anche se l'evento di distribuzione viene chiamato Security Token Offering (STO). Da una prospettiva d'investimento, però, le due tipologie di token rappresentano strumenti completamente diversi.
Generalmente, quando gli investitori comprano un security token, stanno comprando azioni, obbligazioni o derivati. I loro token fungono effettivamente come contratti d'investimento e garantiscono diritti di proprietà su asset off-chain.
Cosa rende un token una security?
Forse il parametro più famoso per tentare di determinare se una transazione corrisponda a un ‘contratto d'investimento’ è il Test di Howey. In breve, cerca di stabilire se un individuo che investe in un'impresa comune si aspetta di trarre profitto a causa delle azioni del promotore (o di una terza parte).
Ovviamente, ogni giurisdizione adotterà un quadro normativo diverso, ma molte seguono una logica simile.
Security token e finanza programmabile
Considerando le dimensioni attuali dei mercati, la tokenizzazione potrebbe trasformare radicalmente il mondo finanziario tradizionale. Investitori e istituzioni nel settore beneficerebbero enormemente da un approccio completamente digitale agli strumenti finanziari.
Nel corso degli anni, un ecosistema di database centralizzati ha creato una grande quantità di attrito. Le istituzioni devono dedicare risorse a processi amministrativi per gestire dati esterni incompatibili con i loro sistemi. La mancanza di standardizzazione a livello di settore aumenta i costi per le imprese e ritarda notevolmente il regolamento.
Una blockchain è un database condiviso con cui qualsiasi utente o azienda può interagire facilmente. Le funzioni gestite precedentemente dai server delle istituzioni potrebbero ora essere esternalizzate a un registro usato dal resto del settore. Tokenizzando le security, possiamo collegarle a un network interoperabile, consentendo tempi di regolamento veloci e compatibilità globale.
In chiusura
Se la promessa dei security token dovesse concretizzarsi, le operazioni delle istituzioni finanziarie potrebbero essere ottimizzate in modo significativo. Col tempo, l'utilizzo di token basati su blockchain al posto degli strumenti tradizionali potrebbe benissimo catalizzare la fusione tra i mercati legacy e delle criptovalute.