Cos'è il Layer 0 nel mondo blockchain?
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Cos'è il Layer 0 nel mondo blockchain?

Cos'è il Layer 0 nel mondo blockchain?

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Pubblicato Jan 10, 2023Aggiornato Jan 11, 2024
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TL;DR

I protocolli Layer 0 sono essenzialmente l'infrastruttura su cui possono essere costruite le blockchain Layer 1. Come layer fondamentale per le reti e le applicazioni blockchain, i protocolli Layer 0 sono tra le molte soluzioni che mirano a risolvere le sfide che il settore deve affrontare, come la scalabilità e l'interoperabilità. 

Introduzione

Da cosa è costituito un ecosistema blockchain? Un modo per classificare le diverse parti di un tale ecosistema è classificarle per livelli, come se fossero protocolli Internet.

Un ecosistema blockchain può essere classificato in base ai seguenti livelli: 

Layer 0: L'infrastruttura sottostante su cui possono essere costruite più blockchain Layer 1.

Layer 1: Blockchain di base utilizzate dagli sviluppatori per costruire applicazioni, come le applicazioni decentralizzate (DApp).

Layer 2: soluzioni di scalabilità che gestiscono le attività al di fuori delle blockchain Layer 1 per alleggerire i loro carichi transazionali.

Layer 3: Livello delle applicazioni basate sulla Blockchain, tra cui giochi, wallet e altre DApp.

Tuttavia, non tutti gli ecosistemi blockchain possono essere classificati in queste categorie. Ad alcuni ecosistemi possono mancare alcuni layer, mentre altri possono essere classificati come layer diversi, a seconda del contesto. 

I protocolli Layer 0 aiutano a porre rimedio alle sfide affrontate dalle reti Layer 1 costruite con un'architettura monolitica, come la rete Ethereum. Creando un'infrastruttura di base più flessibile e consentendo agli sviluppatori di lanciare le proprie blockchain specifiche, il Layer 0 spera di affrontare in modo più efficiente problemi quali la scalabilità e l'interoperabilità. 

Quali problemi può risolvere il Layer 0?

Interoperabilità

L'interoperabilità si riferisce alla capacità delle reti blockchain di comunicare tra loro. Questa proprietà consente di ottenere una rete più strettamente intrecciata di prodotti e servizi basati sulla blockchain, che a sua volta offre una migliore esperienza per gli utenti. 

Le reti blockchain costruite sullo stesso protocollo Layer 0 possono di default interagire tra loro, senza bisogno di bridge dedicati. Utilizzando diverse iterazioni di protocolli di trasferimento cross-chain, il Layer 0 consente alle blockchain di un ecosistema di costruire sfruttando le funzionalità e i casi d'uso reciproci. Alcuni risultati comuni sono una maggiore velocità delle transazioni e una maggiore efficienza.

Scalabilità 

Una blockchain monolitica come Ethereum è spesso congestionata perché un singolo protocollo di livello 1 fornisce tutte le funzioni critiche, come l'esecuzione delle transazioni, il consenso e la disponibilità dei dati. Questo crea un collo di bottiglia per la scalabilità che il Layer 0 può alleviare, delegando queste funzioni critiche a diverse blockchain. 

Questo design garantisce che le reti blockchain costruite sulla stessa infrastruttura Layer 0 possano ottimizzare alcune attività, migliorando così la scalabilità. Ad esempio, le catene di esecuzione (execution chain) possono essere ottimizzate per gestire un numero elevato di transazioni al secondo. 

Flessibilità per gli sviluppatori

Per incoraggiare gli sviluppatori a costruire su di essi, i protocolli Layer 0 spesso forniscono kit di sviluppo software (SDK) facili da usare e un'interfaccia fluida così che gli sviluppatori possano facilmente lanciare le proprie blockchain specifiche. 

I protocolli Layer 0 offrono agli sviluppatori una grande flessibilità per personalizzare le proprie blockchain, consentendo loro di definire i propri modelli di emissione dei token e di controllare il tipo di DApp che desiderano costruire sulle loro blockchain.

Come funziona un protocollo Layer 0?

I protocolli Layer 0 funzionano in modi diversi. Ognuno di essi si differenzia per il design, le funzionalità e gli obiettivi.

In generale, però, i protocolli Layer 0 fungono da blockchain principale e primaria per il backup dei dati delle transazioni da varie chain Layer 1. Sebbene esistano gruppi di blockchain Layer 1 costruite su protocolli Layer 0, esistono anche protocolli di trasferimento cross-chain che consentono di trasferire token e dati tra diverse blockchain. 

Le strutture e le relazioni di questi tre componenti possono differire notevolmente da un protocollo Layer 0 all'altro. Qui di seguito, esamineremo alcuni esempi: 

Polkadot

Il cofondatore di Ethereum Gavin Wood ha progettato Polkadot per consentire agli sviluppatori di costruire le proprie blockchain. Il protocollo utilizza una catena principale - chiamata Polkadot Relay Chain - e ogni blockchain indipendente costruita su Polkadot è nota come catena parallela, o parachain.

La Relay Chain funge da bridge tra le parachain per consentire una comunicazione efficiente dei dati. Utilizza lo sharding, un metodo di suddivisione delle blockchain o di altri tipi di database, per rendere più efficiente l'elaborazione delle transazioni.

Polkadot utilizza la convalida proof-of-stake (PoS) per garantire la sicurezza e il consenso della rete. I progetti che vogliono costruire su Polkadot partecipano alle aste per aggiudicarsi degli slot. Il primo progetto di parachain di Polkadot è stato approvato in un'asta a dicembre 2021.

Avalanche

Lanciata nel 2020 da Ava Labs con un focus sui protocolli DeFi, Avalanche utilizza un'infrastruttura tri-blockchain composta da tre catene principali: la Contract Chain (C-chain), la Exchange Chain (X-chain) e la Platform Chain (P-chain).

Queste tre catene sono configurate specificamente per gestire le funzioni principali all'interno dell'ecosistema, al fine di migliorare la sicurezza e ottenere una bassa latenza e a un elevato throughput. La X-Chain viene utilizzata per creare e scambiare asset, la C-Chain per creare smart contract e la P-Chain per coordinare validatori e sottoreti. La struttura flessibile di Avalanche rende inoltre possibili scambi cross-chain veloci ed economici.  

Cosmos

Fondata nel 2014 da Ethan Buchman e Jae Kwon, la rete Cosmos è composta da una mainnet blockchain PoS chiamata Cosmos Hub e da blockchain personalizzate note come Zone. Cosmos Hub trasferisce asset e dati tra le Zone collegate e fornisce un layer condiviso di sicurezza. 

Ogni Zone è altamente personalizzabile, consentendo agli sviluppatori di progettare la propria criptovaluta, con impostazioni di convalida dei blocchi personalizzate e altre funzionalità. Tutte le applicazioni e i servizi Cosmos ospitati in queste Zone interagiscono tramite il protocollo Inter-Blockchain Communication (IBC). Ciò consente di scambiare liberamente asset e dati tra blockchain indipendenti.

In chiusura

A seconda di come vengono progettate, le blockchain Layer 0 possono potenzialmente risolvere alcune delle sfide del settore, come l'interoperabilità e la scalabilità. Tuttavia, il successo relativo all'adozione di blockchain Layer 0 è ancora da vedere. Esistono molte soluzioni concorrenti che mirano a raggiungere obiettivi simili.

Il ruolo significativo che le blockchain Layer 0 avranno nel risolvere le sfide del settore dipenderà dalla loro capacità di attrarre gli sviluppatori, permettendo loro di costruire su questi protocolli, e dal fatto che le applicazioni ospitate su di esse forniscano un valore reale agli utenti. 

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