Cos'è un market maker automatizzato (AMM)?
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Cos'è un market maker automatizzato (AMM)?

Cos'è un market maker automatizzato (AMM)?

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Pubblicato Oct 8, 2020Aggiornato Jun 9, 2023
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TL;DR

Potresti pensare ai market maker automatizzati come robot sempre disposti a quotare un prezzo tra due asset. Alcuni usano una formula semplice come Uniswap, mentre Curve, Balancer e altri utilizzano soluzioni più complicate.

Usando un AMM, non solo puoi fare trading in modo trustless, ma puoi anche fare da banco fornendo liquidità a una pool. Questo permette sostanzialmente a tutti di diventare un market maker su un exchange e ricevere commissioni per la liquidità fornita.

Gli AMM hanno ritagliato un importante spazio nel settore della DeFi grazie alla loro semplicità d'uso. Decentralizzare il market making in questo modo è intrinseco alla visione delle crypto.


Introduzione

La Finanza Decentralizzata (DeFi) ha assistito a un'esplosione di interesse su Ethereum e altre piattaforme per smart contract come Binance Smart Chain. Lo yield farming è diventato un metodo popolare per la distribuzione di token, il numero di BTC tokenizzati su Ethereum continua a crescere e i volumi dei flash loan sono in piena espansione.

Nel frattempo, i protocolli di market maker automatizzati come Uniswap registrano regolarmente volumi competitivi, elevata liquidità e un numero di utenti sempre maggiore.

Ma come funzionano questi exchange? Perché creare un mercato per l'ultima food coin è così facile e veloce? Gli AMM possono davvero competere con gli exchange a order book tradizionali? Scopriamolo.


Cos'è un market maker automatizzato (AMM)?

Un market maker automatizzato (AMM) è un tipo di protocollo di exchange decentralizzato (DEX) che si basa su una formula matematica per prezzare gli asset. Invece di usare un order book come gli exchange tradizionali, gli asset vengono quotati seguendo un algoritmo di valutazione.

Questa formula può variare a seconda di ogni protocollo. Per esempio, Uniswap utilizza x * y= k, dove x rappresenta la quantità di un token nella pool di liquidità e y la quantità dell'altro. In questa formula, k è una costante fissa, quindi la liquidità totale della pool deve sempre rimanere la stessa. Altri AMM utilizzano formule differenti per i casi d'uso specifici a cui si rivolgono. Il fattore comune tra tutte le piattaforme, però, è il fatto che determinano i prezzi algoritmicamente. Se tutto questo ti appare confuso, non preoccuparti; avrà più senso se continui a leggere. 

Solitamente, il market making tradizionale coinvolge società con vaste risorse e strategie complesse. I market maker ti aiutano a ottenere un buon prezzo con spread bid-ask minimi su exchange a order book come Binance. I market maker automatizzati decentralizzano questo processo e permettono essenzialmente a chiunque di creare un mercato su una blockchain. Come fanno esattamente?


Come funziona un market maker automatizzato (AMM)?

Un AMM funziona in modo simile agli exchange a order book, in quanto presenta coppie di trading – ad esempio, ETH/DAI. Tuttavia, non è necessario avere una controparte (un altro trader) dal lato opposto per effettuare un'operazione. Al suo posto, interagisci con uno smart contract che “fa” il mercato per te.

Su un exchange decentralizzato come Binance DEX, le operazioni avvengono direttamente tra wallet degli utenti. Se vendi BNB per BUSD su Binance DEX, c'è qualcun altro dalla parte opposta della negoziazione che compra BNB con BUSD. Possiamo chiamare questo scambio una transazione peer-to-peer (P2P)

Invece, puoi pensare agli AMM come peer-to-contract (P2C). Nel loro caso non servono controparti nel senso tradizionale, in quanto le operazioni avvengono tra utenti e contratti. Dato che non esiste un order book, su un AMM non troverai alcun tipo di ordine. Il prezzo di un asset che vuoi comprare o vendere è determinato da una formula. Tuttavia, vale la pena sottolineare che una qualche struttura AMM futura potrebbe eliminare questo limite.

Quindi, non sono necessarie controparti, ma qualcuno deve comunque creare il mercato, giusto? Esatto. La liquidità nello smart contract deve comunque essere fornita da utenti chiamati fornitori di liquidità (LP).


Cos'è una pool di liquidità?

cos'è una pool di liquidità


I fornitori di liquidità (LP) aggiungono fondi alle pool di liquidità. Puoi immaginare una pool di liquidità come un grande ammasso di fondi contro cui i trader possono negoziare. Come ricompensa per la liquidità fornita al protocollo, gli LP ricevono commissioni dalle operazioni che avvengono nella loro pool. Nel caso di Uniswap, gli LP depositano un valore equivalente di due token – per esempio, 50% ETH e 50% DAI nella pool ETH/DAI.

Aspetta un attimo, quindi chiunque può diventare un market maker? Proprio così! Aggiungere fondi a una pool di liquidità è piuttosto semplice. Le ricompense sono determinate dal protocollo. Per esempio, Uniswap v2 applica una commissione di trading dello 0,3% che va direttamente agli LP. Altre piattaforme o fork potrebbero chiedere meno per attirare più fornitori di liquidità alle loro pool.

Perché attirare liquidità è importante? A causa del funzionamento degli AMM, più liquidità è presente nella pool, meno sarà il potenziale slippage su grandi ordini. A sua volta, questo potrebbe attirare più volume sulla piattaforma, e così via.

I problemi di slippage variano a seconda della struttura adottata dagli AMM, ma è senza dubbio un fattore da tenere presente. Ricorda, il prezzo è determinato da un algoritmo. Semplificando le cose, è determinato da quanto il rapporto tra i token nella pool di liquidità cambia dopo un'operazione. Se il rapporto cambia in modo significativo, lo slippage sarà considerevole.

Per approfondire ulteriormente, supponiamo di voler comprare tutti gli ETH nella pool ETH/DAI su Uniswap. Beh, non è possibile! Dovremmo pagare un premio esponenzialmente maggiore per ogni ether aggiuntivo, ma non riusciremmo comunque a comprare l'intera quantità presente nella pool. Perché? A causa della formula x * y = k Se x o equivalgono a zero, quindi ci sono zero ETH o DAI nella pool, l'equazione non ha più senso.

Ma questo non è tutto ciò che devi considerare in materia di AMM e pool di liquidità. Quando fornisci liquidità agli AMM devi tenere presente un altro fattore – la perdita impermanente.


Cos'è la perdita impermanente?

La perdita impermanente avviene quando il rapporto di prezzo dei token depositati cambia dopo averli depositati nella pool. Più grande il cambiamento, maggiore sarà la perdita impermanente. È per questo che gli AMM funzionano al meglio con coppie di token con valori simili, come le stablecoin o i wrapped token. Se il rapporto di prezzo nella coppia rimane in un range relativamente piccolo, anche la perdita impermanente è trascurabile.

Invece, se il rapporto subisce una variazione notevole, i fornitori di liquidità potrebbero guadagnare di più conservando semplicemente i token invece di aggiungere fondi a una pool. Nonostante ciò, pool di Uniswap come ETH/DAI che sono piuttosto esposte alla perdita impermanente sono state redditizie grazie alle commissioni di trading accumulate.

Detto questo, perdita impermanente non è un termine azzeccato per questo fenomeno. “Impermanenza” presume che se gli asset tornano ai prezzi a cui si trovavano quando sono stati originariamente depositati, le perdite vengono annullate. Tuttavia, se prelevi i tuoi fondi a un rapporto di prezzo diverso da quello a cui li hai depositati, le perdite sono decisamente permanenti. In alcuni casi, le commissioni ricevute possono compensare le perdite, ma è comunque importante considerare i rischi.

Fai attenzione quando depositi fondi in un AMM, e assicurati di comprendere le implicazioni della perdita impermanente. Per una spiegazione approfondita della perdita impermanente, leggi l'articolo di Pintail a riguardo.


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In chiusura

I market maker automatizzati sono un punto fermo del settore DeFi. Consentono praticamente a chiunque di creare mercati in modo fluido ed efficiente. Anche se presentano dei limiti rispetto agli exchange a order book, l'innovazione complessiva che introducono nell'ambiente crypto è inestimabile.

Gli AMM stanno ancora muovendo i primi passi. Le piattaforme di questo tipo che conosciamo e utilizziamo oggi, come Uniswap, Curve e PancakeSwap hanno design eleganti ma sono piuttosto limitati in termini di funzionalità. Molto probabilmente vedremo in futuro AMM ancora più innovativi con commissioni più basse, meno attrito e una liquidità migliore per ogni utente della DeFi.

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